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Autore Operazione Valchiria
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 02-02-2009 05:49  
Trama: Il colonnello Stauffenberg durante la campagna d'Africa perde l'occhio sinistro e una mano, tornando in Germania gravemente menomato, sopratutto nella fiducia in un regime che ormai non riconosce più. D'accordo con un altro gruppo di alti ufficiali, decide che è il momento per la Germania di togliersi dal giogo del fuhrer per far sapere al mondo che non tutti la pensavano come lui. L'attentato e il complotto prendono forma, sotto l'egida del nome Operazione Valchiria, un progetto parallelo di intervento rapido in caso di crisi che ne deve completare la riuscita. Riuscirà nel suo intento sanguinoso il quindicesimo attentato contro Hitler ?



Commento: Furono quindici gli attentati falliti contro Hitler, perpretati dagli stessi tedeschi per motivi via via diversi. Il più famoso, anche se fallì anch'esso, fu l'ultimo. Il 20 luglio 1944 il colonnello von Stauffenberg, menomato nelle mani e privo dell'occhio sinistro per delle ferite riportate durante la campagna d'Africa, depone nella cosidetta tana del lupo, il rifugio segreto del Führer, un ordigno esplosivo a tempo.
Purtroppo per loro l'attentato fallisce, e tutti i congiuranti furono poi uccisi dalle SS come ritorsione. L'Operazione Valchiria che dà il nome al film è il piano messo a punto dallo Stato maggiore hitleriano per combattere eventuali insurrezioni di popolo con il controllo del territorio indebolito dai raid degli alleati, ma questo piano segreto fu utilizzato invece dagli oppositori come garanzia della riuscita del colpo di stato, supporto militare organizzato per arrestare i fedelissimi di Hitler che non avrebbero mai accettato un nuovo governo (come per esempio il teorico del regime Goebbels, che nel film si vede mettersi una capsula velenosa in bocca credendo ormai vicino il suo arresto). Ovvio che per la riuscita del complotto e della Valchiria modificata era necessario che il Führer sparisse definitivament e. Per svariati motivi, la cosa non andò in porto, l'esplosione ferì solamente in maniera leggera il capo del Terzo Reich e l'esecuzione del piano Valchiria, partito senza il presupposto più importante (Stauffenberg scoprì di aver fallito solo ore dopo) del tutto inutile. Curiosamente uno dei tanti motivi per cui il piano fallì fu il fatto che per l'arrivo di Benito Mussolini, chiamato da Hitler, la riunione solita dello stato maggiore venne spostata di mezz'ora.
Questa la storia, che il film ripercorre in maniera abbastanza fedele senza prendersi voli pindarici di fantasia. Cruise con benda nera sull'occhio mancante (quello sostitutivo di vetro lo porta dietro una scatolina, qualche reminescenza di Minority Report insita nel fatto) è un colonnello capo dei congiurati davvero poco credibile, non tanto magari per la mancata somiglianza, visto che lo ricorda molto, ma soprattutto perché probabilmente non ha ancora il carisma per reggere oltre che una parte anche un personaggio storico, seppure se non di grande importanza e solo minimamente noto al grande pubblico. Bryan Singer, bravo regista di comic movie (X-Men, Superman Returns) e di un capolavoro del thriller come I soliti sospetti, dirige tutto il film con gusto molto americano, sbandierando spirito coraggioso per il bene della nazione e attaccamento alla famiglia totale, con interpreti del tutto non credibili come tedeschi, come il caso di Terence Stamp, recente guru di Yes Man, oppure come Kenneth Branagh, dando un approfondiment o storico e del personaggio inesistente. Non ci sono momenti particolari di riflessione sul perché (tutto si limita al famoso strillone «Il mondo deve sapere che non tutti i tedeschi sono come lui!», e al fatto che essendo vicino l'arrivo dei russi ormai la sconfitta è vicina «Siete come topi che abbandonano la nave che affonda!») persone che hanno partecipato nelle alte sfere del regime poi lo rinnegano; non ci sono visioni dell'insofferenza di popolo e il dramma umano (non chiedevamo di tutti ma almeno quello di Cruise/Stauffenberg) che può pervadere l'animo in presenza di tali decisioni, marcato.
Avvicinarsi a questo film vuol dire vedere lo spettacolo per lo spettacolo, venendo a conoscenza in maniera blanda, senza però annoiarsi, di un fatto da approfondire che però ha avuto tante altre similitudini storiche (gli altri 14 attentati), non ci sono motivazioni particolari ulteriori. Interessante è vedere le diversità di ambientazione e realizzazione con un altro film a tema come La caduta di Oliver Hirschbiegel del 2004, dove assistiamo agli ultimi giorni di Hitler, dove Bruno Ganz è molto più convincente dello spauracchio di Führer inserito nelle valchirie tanto per metterlo, dove la vicenda è umana, convincente nelle sfaccettature morali e non solo nella rigorosa ottima rigorosa ricostruzione.
Niente da dire, i tedeschi lo hanno osteggiato perché veniva girato in luoghi ritenuti intoccabili per la loro storia e memoria, ma in fondo possiamo ritenere giusto pensare che la cosa bruciasse per via di una realizzazione eseguita non da loro ma da altri. Vista l'abitudine spudorata per i remake degli americani, nulla impedisce che se ne possa fare uno al contrario, e probabilmente la cosa sarebbe più penetrante e convincente.
Da notare comunque l'onestà di dimostrare che pur con i suoi nemici ormai diffusi, Hitler aveva anche una parte di popolazione che lo amava, messa in maniera comunque patetica, come le lacrime delle segretarie con la mano alzata dimostrano – la mano di Singer non ha escluso la cosa a priori e questo va a suo merito.
Nel cast anche l'affascinante Carice van Houten (chi non ricorda con malizia la sua tinta intima in Black Book?) nella parte di Mrs, anzi, Frau Stauffenberg.
In definitiva un film corretto nella ricostruzione dei dettagli storici, che si fa vedere senza problemi, ma che non ha un protagonista che può reggere validamente ruoli storici e un corollario di attori nel cast decisamente poco nazisti e molto troppo Amerikanen. Una visione la merita perché introduce il tema e il fatto, da approfondire poi sul web – di per se stesso il film vive pallidamente.



pubblicato su Cine Zone
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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 02-02-2009 19:16  
Curiosità: una parte del cast del film è lo stesso di Black book, per la precisione: la moglie di Stauffemberg,la dattilografa che non riesce a mettersi in contatto con la moglie del protagonista,uno degli ufficiali (quello grosso, fa una particina) che appoggia il progetto.
L'ho visto ieri sera,mi è piaciuto, non mi ha annoiato perché è la tensione a tenerti sulla sedia, anche se sai come finirà.
Quello che viene da chiedersi è come mai riusciva a scampare ad ogni attentato.Opera del diavolo?
Guardando Hitler e tutto il suo diabolico operato, verrebbe da dire di si.Ciò che ci conforta, invece, e meno male, è che non tutti erano della stessa pasta, gli orrori delle SS ripugnavano gli stessi che ve ne facevano parte.Non tutti i film, riguardanti questa periodo storico, hanno messo in evidenza un tale concetto.Che io mi ricordi "Amen", che non capisco per qual motivo è scomparso dalla circolazione,forse perché metteva troppo in vista l'atteggiamento equivoco della Chiesa nei confronti delle persecuzioni degli ebrei?

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Nietzsche

Reg.: 03 Ago 2007
Messaggi: 2264
Da: smaramaust (BZ)
Inviato: 02-02-2009 20:14  
quote:
In data 2009-02-02 19:16, ginestra scrive:
Curiosità: una parte del cast del film è lo stesso di Black book, per la precisione: la moglie di Stauffemberg,la dattilografa che non riesce a mettersi in contatto con la moglie del protagonista,uno degli ufficiali (quello grosso, fa una particina) che appoggia il progetto.
L'ho visto ieri sera,mi è piaciuto, non mi ha annoiato perché è la tensione a tenerti sulla sedia, anche se sai come finirà.
Quello che viene da chiedersi è come mai riusciva a scampare ad ogni attentato.Opera del diavolo?
Guardando Hitler e tutto il suo diabolico operato, verrebbe da dire di si.Ciò che ci conforta, invece, e meno male, è che non tutti erano della stessa pasta, gli orrori delle SS ripugnavano gli stessi che ve ne facevano parte.


non tutti erano della stessa pasta? certo che no, la resistenza tedesca c'è stata, ma di questa non fanno certo parte stauffenberg e soci, nazisti convertitisi all ultimo per un bel evidente opportunismo politico.
la frase che campeggia a fine film, tratta dal monumento alla esistenza tedesca, dà il voltastomaco.
sti americani del cazzo vedono eroi ovunque.
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-02-2009 01:49  
Se è poi vero che il mondo ha bisogno di eroi, il cinema non vive senza. Anche per questo gli americani sono i migliori a fare cinema

_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"


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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 03-02-2009 10:50  
quote:
In data 2009-02-03 01:49, Tristam scrive:
Se è poi vero che il mondo ha bisogno di eroi, il cinema non vive senza. Anche per questo gli americani sono i migliori a fare cinema






La seconda parte della frase è una cazzata, come tutte le cose affermate con assolutezza.
E la prima è vera solo se anche un anti eroe, a suo modo, è un eroe.
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 03-02-2009 13:21  
Scusatemi, siccome alla fine del film molti si sono alzati e non mi hanno permesso di vedere titoli di coda e il resto,( questo spiega come tanta gente viene solo a passare un po' di tempo al cinema sigh!), potreste riassumermi il significato della frase? Grazie.

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 03-02-2009 13:29  
Rispondendo a Tristam, si, è vero gli americani sanno fare cinema ma sono anche dei gran paraculo. Ricordiamoci della combutta che hanno fatto con gli ufficiali tedeschi, per contrastare il comunismo russo.Come dire: alleati col tuo minor nemico e combatti il peggiore. E fin qui nulla di strano, la storia ci insegna la politica delle varie nazioni europee, nel gioco delle alleanze e forse questo gli americani l'hanno imparato proprio da noi. Ma ergersi a migliori del mondo, mi pare la più grossa ipocrisia perpetrata nei secoli.Vabbè, punto e basta.
Viva Obama! Che stia cambiando qualcosa nella coscienza degli uomini?
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-02-2009 13:49  
quote:
In data 2009-02-03 10:50, Richmondo scrive:
quote:
In data 2009-02-03 01:49, Tristam scrive:
Se � poi vero che il mondo ha bisogno di eroi, il cinema non vive senza. Anche per questo gli americani sono i migliori a fare cinema






La seconda parte della frase � una cazzata, come tutte le cose affermate con assolutezza.



che bello vedere come ti squalifichi da solo:
affermare con assolutezza che affermare con assolutezza è una cazzata, sei ottimo.
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 03-02-2009 14:07  
quote:
In data 2009-02-03 13:49, Tristam scrive:
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In data 2009-02-03 10:50, Richmondo scrive:
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In data 2009-02-03 01:49, Tristam scrive:
Se � poi vero che il mondo ha bisogno di eroi, il cinema non vive senza. Anche per questo gli americani sono i migliori a fare cinema






La seconda parte della frase � una cazzata, come tutte le cose affermate con assolutezza.



che bello vedere come ti squalifichi da solo:
affermare con assolutezza che affermare con assolutezza è una cazzata, sei ottimo.




Questa è chiaramente l'eccezione che conferma la regola. Dato che perfino la luce, i colori, la forma e tutto ciò che è ad essi correlata (quindi il vedere, quindi il cinema) sono relativi e non assoluti.
Unica cosa che si può affermare con assolutezza è che ultimamente sarebbe bene che ripristinassi quei topic da te creati che hai mesi fa cancellato, perché altrimenti sembra di leggere una prsona diversa.
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 03-02-2009 14:13  
quindi è valido? pensavo fosse una chiavica.
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-02-2009 15:20  
quote:
In data 2009-02-03 14:07, Richmondo scrive:
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In data 2009-02-03 13:49, Tristam scrive:
quote:
In data 2009-02-03 10:50, Richmondo scrive:
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In data 2009-02-03 01:49, Tristam scrive:
Se � poi vero che il mondo ha bisogno di eroi, il cinema non vive senza. Anche per questo gli americani sono i migliori a fare cinema






La seconda parte della frase � una cazzata, come tutte le cose affermate con assolutezza.



che bello vedere come ti squalifichi da solo:
affermare con assolutezza che affermare con assolutezza è una cazzata, sei ottimo.




Questa � chiaramente l'eccezione che conferma la regola. Dato che perfino la luce, i colori, la forma e tutto ci� che � ad essi correlata (quindi il vedere, quindi il cinema) sono relativi e non assoluti.
Unica cosa che si pu� affermare con assolutezza � che ultimamente sarebbe bene che ripristinassi quei topic da te creati che hai mesi fa cancellato, perch� altrimenti sembra di leggere una prsona diversa.



,)
Se non fossi così rigido si potrebbe pensare che sei un comico. Però è bello quello che hai scritto: io sono per te un riferimento di autorità e non di relatività.
E' giusto sotto un certo punto di vista: quello tuo relazionale nei miei confronti. Ma sbagliato sotto un altro: dato che tutto è relativo e non assoluto per te, magari il cinema americano è per me il cinema migliore in assoluto. Vuoi negarmi (e non negare, ma proprio negarmi) questa convinzione?
Prego, fatti avanti. Tanto tu sei l'eccezione che conferma la regola puoi sparare tutte le cazzate che vuoi e poi essere la regola eccezionale.
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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 03-02-2009 15:51  
Devi aver scombussolato i caratteri del tuo pc perché ti esce la A accentata invece della e, credo. Quindi non si capisce molto. Meglio così.


Ad ogni modo, sì, trovo che affermare con certezza che il cinema americano sia il migliore sia effetivamente molto limitante e limitato.
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Midknight

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 3555
Da: Perugia (PG)
Inviato: 03-02-2009 16:02  
quote:
In data 2009-02-03 15:51, Richmondo scrive:
Ad ogni modo, sì, trovo che affermare con certezza che il cinema americano sia il migliore sia effetivamente molto limitante e limitato.



Pero' e' la sacrosanta verita'

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Topper

Reg.: 04 Giu 2004
Messaggi: 6779
Da: Roma (RM)
Inviato: 03-02-2009 16:12  
quote:
In data 2009-02-03 16:02, Midknight scrive:
quote:
In data 2009-02-03 15:51, Richmondo scrive:
Ad ogni modo, sì, trovo che affermare con certezza che il cinema americano sia il migliore sia effetivamente molto limitante e limitato.



Pero' e' la sacrosanta verita'


Certo se smettesse di propinarci remake di film usciti venti minuti prima in altri paesi sarebbe ancora meglio.

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 03-02-2009 16:39  
quote:
In data 2009-02-03 16:02, Midknight scrive:
quote:
In data 2009-02-03 15:51, Richmondo scrive:
Ad ogni modo, sì, trovo che affermare con certezza che il cinema americano sia il migliore sia effetivamente molto limitante e limitato.



Pero' e' la sacrosanta verita'



La spettacolarità non mi pare sia necessariamnte sinonimo di qualità.
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